C’è qualcosa di noi
che rimanga oltre la morte? qualcosa delle nostre scelte, delle nostre
realizzazioni che possa essere considerato eterno? La domanda ci sale dal cuore
tutte le volte che muore una persona che conosciamo o amiamo o stimiamo. L’uomo
è per sua natura un creatore di pensieri, di decisioni, di azioni; egli vive
sogni, paure, attese; attorno a lui si forma e cresce un mondo ricchissimo di
relazioni, di gesti, di parole; ebbene, di tutto questo complesso vario e
ammirevole che costituisce la nostra vita, rimane qualcosa? O tutto è destinato
ad essere corroso e divorato dal tempo? Vita e morte si affrontano ogni giorno
in un duello che sembra non avere tregua: c’è, ci sarà un vincitore?
Il
dottor Camadini ha vissuto un’esistenza straordinariamente attiva, impegnata.
Verso di lui Brescia e in particolare la Chiesa bresciana hanno un grande
debito di riconoscenza per quanto egli ha fatto: sono numerose le istituzioni
che lo hanno visto attore e protagonista nel campo dell’educazione,
dell’informazione, dell’editoria, dell’economia, del diritto. La memoria di Paolo
VI, il nostro Papa bresciano, gli deve molto per l’impegno serio di studio e di
ricerca che da lui è stato promosso. Il dottor Camadini apparteneva a quella
straordinaria tradizione di laicato cristiano che proviene dalla Valle
Camonica, che tanta importanza ha avuto in passato e tanta continua ad averne
oggi. Toccherà ad altri a tracciare con precisione il profilo completo della
sua vita e della sua molteplice attività. Noi, qui, vogliamo semplicemente
benedire il Signore per quanto di buono ci ha donato attraverso il servizio di
questo nostro fratello nella fede e riconsegnare la sua vita al Signore con
fiducia e speranza piena.
Nella liturgia della parola ci è stato donato
un annuncio ricco di speranza: “Le anime dei giusti – dice – sono nella mani di
Dio… in cambio di una breve pena riceveranno grandi benefici, perché Dio li ha
provati… li ha saggiati… li ha graditi come l’offerta di un olocausto.” La
vita, dice il libro della Sapienza, porta con sé una inevitabile dose di
fatica, di pena; ma è una pena relativamente breve, che ha presto un termine e
che sfocia nel mistero infinito di Dio e della sua pace. La condizione perchè
questo passaggio avvenga è che l’esistenza dell’uomo possa essere presentata a
Dio come un’esistenza provata, saggiata, gradita a Lui. Ma può la nostra povera
esistenza, con tutte le sue opacità e le sue debolezze, essere gradita a Dio –
a quel Dio così puro che i suoi occhi non possono sopportare il male? Chi può
presumere di essere giusto agli occhi del Santo? Saremmo condannati alla
tristezza e alla rassegnazione se Dio stesso non ci venisse incontro con
l’abbondanza della sua misericordia: “La speranza, ha insegnato san Paolo, non
delude, perché l’amore di Dio è stato diffuso nei nostri cuori per mezzo dello
Spirito Santo che ci è stato dato.”
Se fossimo lasciati a noi stessi, la
speranza potrebbe avere al massimo la lunghezza della nostra vita: alcuni anni,
sempre troppo pochi. Ma l’amore di Dio è stato diffuso nei nostri cuori, ha
umiliato il nostro orgoglio, ha purificato il nostro egoismo e ha dato forma
dentro di noi a nuovi pensieri e desideri di bene, ha guidato le nostre scelte
ponendo in esse, come motivazione, un amore senza ipocrisia: su questo amore di
Dio per noi poniamo la nostra sicurezza. Quando ancora eravamo peccatori,
quindi senza alcun merito, Cristo è morto per noi. Se Dio ha fatto tutto
questo, se si è preso cura di noi fino al punto di donare il suo Figlio
Unigenito, certo non lo ha fatto per poi abbandonarci a noi stessi e alla
morte; se ci ha raccolti dentro al suo amore è perché egli vuole renderci
partecipi della sua gioia. Le benedizioni del Signore non sono finite, non si
estinguono col passare inesorabile del tempo; si rinnovano invece ogni mattina.
E se il Signore ha benedetto la vita di questo nostro fratello, Giuseppe, anche
ora che abbiamo davanti a noi il suo corpo senza vita continuiamo a credere che
la benevolenza del Signore per lui continui; che il Signore lo accolga come
servo buono e fedele. “Coloro che confidano in lui comprenderanno la verità, i
fedeli nell’amore rimarranno presso di lui, perché grazia e misericordia sono
per i suoi eletti.” Il disegno di Dio sul mondo e sulla storia, il senso della
vita e della morte, la speranza che va oltre la morte sono misteri che si
aprono a chi li accosta con rispetto e amore, a chi pone un atto originario,
libero, gratuito di fiducia nei confronti della realtà e di Dio
creatore.
L’esistenza cristiana è esistenza nel mondo, fatta di lavoro e
di fatica, di amore e di lotta, di progetti, speranze e delusioni, come
l’esistenza di ogni uomo; ma l’esistenza cristiana è, nello stesso tempo,
esistenza in Cristo, fatta di vangelo e di eucaristia, di fedeltà e di amore
fraterno - una vita perciò che ci viene da Dio e tende a Dio. Se uno è davvero
cristiano, il criterio supremo delle sue scelte non è il successo nel mondo, ma
la conformità al vangelo, cioè alla parola di Gesù. Nella misura in cui
l’esistenza cristiana viene da Dio e non si spiega col desiderio di ottenere
ricchezza e gloria nel mondo, nella medesima misura la morte non riesce ad
afferrarla e ad appropriarsene del tutto. Quello che c’è in noi di obbedienza
al vangelo, di conformità a Gesù Cristo, di apertura a Dio, tutto questo sfugge
alla presa della morte e ha già in sé il sapore dell’eternità.
Nel momento in
cui presentiamo Giuseppe Camadini al Signore, contiamo esattamente su questo.
L’elenco delle cose che egli ha fatto è impressionante, ma non è ciò che più
conta. Conta il cuore di credente che egli è stato: conta il suo amore senza
riserve verso la Chiesa, la sua devozione al papa e al vescovo – chiunque egli
fosse – soprattutto conta la sua fedeltà umile ai gesti semplici della vita
cristiana: la preghiera del mattino e della sera, il catechismo, la Messa
insieme a tutti, la comunione, i sacramenti. La vita cristiana è fatta dei
banchi di Chiesa dove il ricco e il povero stanno gomito a gomito e pregano
insieme; è fatta del confessionale dove tutti, piccoli e grandi, si
inginocchiano per ricevere l’identica misericordia di Dio; è fatta del segno di
pace sincero che si scambia con il vicino, forse nemmeno conosciuto. Qui il
cristiano impara l’umiltà e il rispetto per tutti i fratelli.
Di questo
stile limpido di vita cristiana posso dare testimonianza a favore del dott.
Camadini. È stata una persona amata e rispettata, ma anche avversato e
discusso: è il destino di tutti quelli che hanno responsabilità importanti e
che non possono illudersi di poter piacere a tutti. Ma anche chi valutava le
cose in modo diverso da lui doveva riconoscere il suo disinteresse, la sua
dedizione al bene, alla Chiesa.
Per quanto mi riguarda, quello che ricordo con
maggiore tenerezza sono alcuni suoi atteggiamenti di semplicità, come di
bambino. Probabilmente questo apparirà strano a chi ha conosciuto solo il
Camadini pubblico, quello dei Consigli di Amministrazione e delle decisioni
ferme; ma, incontrandolo da vicino, c’erano momenti belli, in cui la commozione
prevaleva e in cui il cuore si apriva a un sorriso limpido, senza difese.
Momenti di semplicità che sono nello stesso tempo momenti di verità. Anche per
questi momenti mi sento di affidare Giuseppe alla bontà e alla misericordia del
Signore.
Scrive sant’Agostino al termine delle sue Confessioni: “Noi ora
siamo mossi a fare il bene, dopo che il nostro cuore è stato rigenerato dal tuo
Spirito…. Alcune nostre opere possono essere buone per i tuoi doni, ma non sono
per sempre. Eppure dopo di esse speriamo di riposare nella tua immensa santità.
Tu, Bontà a cui nessun bene manca, riposi eternamente, perché tu stesso sei il
riposo… A te chiediamo, in te cerchiamo, a te bussiamo: così, così otterremo,
così troveremo, così ci sarà aperto.” A pochi accade di morire con la
consapevolezza di aver portato a perfetto compimento la loro opera; nella
maggior parte dei casi la morte interrompe i nostri progetti e l’arco della
vita sembra rimanere spezzato, incompleto. Ma tutto questo non deve produrre in
noi avvilimento e malinconia; è piuttosto motivo di appello a Dio e di
abbandono in lui. A lui chiediamo che dia fermezza e solidità a quanto abbiamo
compiuto; che porti a completezza quello che noi lasciamo imperfetto. Il
Signore porti a compimento l’esistenza di questo nostro fratello e la sigilli
col segno consolante della sua grazia. Noi ci fidiamo delle sue parole quando
ci dice: “Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Vado a prepararvi un
posto…. Verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche
voi” Sono parole pronunciate durante l’ultima cena, quando i discepoli stavano
per scontrarsi con l’apparente fallimento dell’opera di Gesù: prima che Gesù
avesse potuto conquistare qualsiasi obiettivo, quando tutto era ancora incerto,
la morte sembrava celebrare una vittoria piena. “Abbiate fede in Dio e abbiate
fede anche in me.” Ci aggrappiamo a queste parole nel momento in cui
consegniamo a Cristo la vita del dott. Camadini e mentre riprendiamo il cammino
tra la consolazioni dello spirito e le tribolazioni del mondo teniamo davanti a
noi l’immagine chiara della meta: “Del luogo dove io vado voi conoscete la via…
Io sono la via, la verità, la vita.”
lunedì 30 luglio 2012
martedì 24 luglio 2012
CAMALDOLI 2012
Si aprono le Settimane Teologiche di Camaldoli |
domenica 22 luglio 2012 | |
Si è aperta oggi a Camaldoli la I Settimana Teologica della FUCI, dal titolo “Se fosse un profeta”? (Lc 7, 39) Profezia e testimonianza cristiana oggi, che si protrarrà fino a sabato 28 luglio sul tema della profezia e della testimonianza. Guideranno le riflessioni sul tema Luciano Manicardi, monaco e vice Priore della Comunità di Bose e Benedetta Zorzi, benedettina e docente di filosofia e teologia. La II Settimana, dal titolo "Nelle parole la Parola". Cristianesimo e culrtura contemporanea, si svolgerà tra il 29 luglio e il 4 agosto.
COMUNICATO STAMPA
I Settimana Teologica della FUCI: profezia e testimonianza Si è aperta oggi la I Settimana Teologica a Camaldoli della FUCI, dal titolo “Se fosse un profeta”? (Lc 7, 39) Profezia e testimonianza cristiana oggi, che si protrarrà fino a sabato 28 luglio sul tema della profezia e della testimonianza. Guideranno le riflessioni sul tema Luciano Manicardi, monaco e vice Priore della Comunità di Bose e Benedetta Zorzi, benedettina e docente di filosofia e teologia. Dal 29 luglio al 4 agosto si svolgerà invece la II Settimana dal titolo“Nelle parole la Parola” Cristianesimo e cultura contemporanea. La Settimana vedrà affiancarsi alle lezioni dei relatori, laboratori di approfondimento e momenti di formazione federativa. Il tutto inserito all’interno dei ritmi e dei tempi della comunità monastica camaldolese. Numerosi gli studenti provenienti da tutta Italia che anche quest’anno parteciperanno alle Settimane di studio e riflessione e che hanno scelto di trascorrere il loro tempo in questo luogo significativo. «Le due Settimane Teologiche, appuntamento di lunga tradizione – affermano i Presidenti Nazionali Francesca Simeoni e Stefano Nannini – che ereditiamo dagli anni in cui G.B Montini era Assistente centrale della FUCI, mantengono una valenza ancora attuale. Esse sono il segno di giovani che desiderano impegnarsi, anche d’estate, nel campo sociale, culturale e spirituale, convinti che questo rappresenti un tempo propizio per la propria formazione personale, che produrrà i suoi frutti nelle comunità di appartenenza in un domani vicino». Domani, alle 9.30, si aprirà ufficialmente la Settimana Teologica con la lettura della Relazione introduttiva della Presidenza Nazionale. E’ possibile trovare il programma e i relativi aggiornamenti sul sito nazionale www.fuci.net Camaldoli, 22 luglio 2012
UFFICIO STAMPA FUCI
via della Conciliazione, 1 00193 – Roma Tel. 331.17.77.861 presidenza@fuci.net www.fuci.net |
venerdì 25 maggio 2012
BUON LAVORO STEFANO E GIAMBATTISTA!
venerdì 25 maggio 2011 | |
Il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana ha nominato Stefano Nannini, della diocesi di Lucca, Presidente Nazionale maschile della Fuci per il biennio 2012-2014. L'intera Federazione esprime i migliori auguri per un proficuo lavoro a Stefano e ringrazia Alberto Ratti per la dedizione e l'impegno profuso in questi anni di servizio. In questi giorni inizia il suo servizio in Presidenza anche il nuovo Vicepresidente Nazionale maschileGiambattista Coltraro, del gruppo di Catania, eletto durante i lavori del 61° Congresso Nazionale di Urbino. Anche a lui rivolgiamo gli auguri per l'incarico e ringraziamo Andrea Minardi per il servizio svolto in questi anni.
COMUNICATO STAMPA
STEFANO NANNINI NUOVO PRESIDENTE NAZIONALE MASCHILE DELLA FUCI
Il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana ha nominato Presidente Nazionale Maschile della FUCI per il biennio 2012 – 2014 Stefano Nannini della diocesi di Lucca.
Nannini, 24 anni, del gruppo FUCI di Lucca è studente della Laurea Magistrale in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Pisa.
L'intera Federazione esprime i migliori auguri per un proficuo lavoro a Stefano Nannini e contestualmente rivolge ad Alberto Ratti, Presidente Nazionale uscente, il più vivo ringraziamento per la dedizione e l'impegno profusi in questi due anni.
In questi giorni ha iniziato il suo servizio in FUCI anche il nuovo Vice Presidente Nazionale Maschile, Giambattista Coltraro, del Gruppo FUCI di Catania, eletto durante i lavori del 61° Congresso Nazionale di Urbino, svoltosi a fine aprile. A Giambattista Coltraro rivolgiamo gli auguri per l'incarico al quale è stato chiamato e al contempo ringraziamo Andrea Minardi per il servizio svolto nel biennio appena concluso.
Roma, 25 maggio 2012
dal sito della Fuci Nazionale.
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sabato 19 maggio 2012
TRE BOMBE DAVANTI AD UNA SCUOLA
All'istituto professionale Morvillo – Falcone di Brindisi, stamattina intorno alle 8.00, orario di entrata degli studenti a scuola, sono stati fatti scoppiare tre ordigni che hanno ucciso una ragazza di 16 anni – Melissa Bassi – e ferito in maniera grave altri sette ragazzi della scuola.
Probabilmente l’attacco è arrivato dalla criminalità organizzata, e sicuramente ha colpito al cuore della città, in una strada piena di studenti, all’entrata di una scuola superiore intitolata alla moglie del giudice Giovanni Falcone, che perse la vita combattendo la mafia. Anche se non è ancora chiaro a chi attribuire la responsabilità dell’attentato, ciò che deve far preoccupare è che l’attacco sferrato aveva un obbiettivo ben preciso: una scuola di giovani attenti e sensibili al tema della legalità. Ciò che è stato colpito oggi, concretamente, è il futuro del nostro Paese. Ciò che quest’atto di violenza ha messo in discussione è la possibilità, che risiede in noi giovani che studiamo e ci impegniamo, di uscire da questo momento di crisi del Paese.
Il presidente Napolitano rinnova, «l'appello alla vigilanza e al fermo e concorde contrasto nei confronti di ogni focolaio di violenza eversiva». La Santa Sede esorta il Paese a reagire con forza. Il Presidente del Consiglio ha espresso«profondo dolore, costernazione e sdegno» e ha deciso l'esposizione delle bandiere a mezz'asta per oggi e per i prossimi tre giorni in tutti gli uffici pubblici». Su Twitter si rincorrono i messaggi di solidarietà alle vittime, e si organizzano raduni, incontri e fiaccolate in tutte le città italiane.
La FUCI tutta esprime il suo cordoglio e la sua vicinanza all’intera comunità brindisina e si unisce alla preghiera per le famiglie dei ragazzi coinvolti nella tragedia.
Se noi giovani, educati alla legalità, con la nostra onestà e la nostra coerenza le negheremo il consenso, anche questa violenza che sembra onnipotente e misteriosa svanirà come un incubo.
da: http://www.fuci.net/content/view/1213/43/
giovedì 17 maggio 2012
lunedì 30 aprile 2012
Conclusione del 61° Congresso Nazionale
Si sono conclusi, domenica 29 aprile a Roma, i lavori del 61° Congresso Nazionale della FUCI, che ha visto la partecipazione dei congressisti al rito di beatificazine di Giuseppe Toniolo presso la Basilica di S. Paolo fuori le mura a Roma. Pubblichiamo qui di seguito il comunicato stampa conclusivo.
COMUNICATO STAMPA
Chiusura del 61° Congresso Nazionale della FUCI
Il 61° Congresso Nazionale della FUCI, apertosi a Urbino mercoledì 25 aprile, si èconcluso oggi, domenica 29 aprile, a Roma con la partecipazione degli oltre 200 congressisti al rito di beatificazione del Servo di Dio Giuseppe Toniolo.
La Celebrazione Eucaristica, che si è svolta alle ore 10.30 presso la Basilica di S. Paolo fuori le mura, è stata presieduta dall'arcivescovo emerito di Palermo, card. Salvatore De Giorgi.
«Abbiamo voluto inserire la partecipazione al rito di beatificazione di Giuseppe Toniolo – affermano i Presidenti Nazionali, Francesca Simeoni e Alberto Ratti – in quanto sentiamo la figura di Giuseppe Toniolo, professore universitario e uomo di fede, molto vicino allo spirito della nostra Federazione. Inoltre la nostra partecipazione si spiega per ragioni storiche, dato che fu proprio la FUCI, nella persona dell’allora presidente Igino Righetti, a richiedere l’avvio della causa di beatificazione».
Ad Urbino il Congresso ha visto svolgersi al suo interno l’Assemblea Federale, che vede riuniti tutti i rappresentanti dei livelli federativi, chiamati a dettare le linee guida per l’anno successivo.
L’Assemblea Federale ha approvato le Tesi Congressuali. «Oggi, a cinquant’anni di distanza, la FUCI avverte l’esigenza di dedicare una riflessione particolare al Concilio nella convinzione che nei suoi frutti possa ancora riscontrarsi una parola capace di parlare all’uomo di ogni tempo e consapevole della necessità di continuare con amore un cammino che è stato affidato anche a noi giovani».
Il Consiglio Centrale svoltosi in seno all’Assemblea Federale, nel pomeriggio di verdì 27 aprile, ha riconosciuto il gruppo di Caltagirone ed ha accolto la candidatura del gruppo di Rimini, come gruppo ospitante il 63° Congresso Nazionale. «Al gruppo di Caltagirone va il nostro benvenuto nella Federazione – affermano dalla Presidenza Nazionale – e al gruppo di Rimini il nostro grazie per il servizio che svolgeranno per la FUCI, con la preparazione del prossimo Congresso».
Roma, 29 aprile 2012
UFFICIO STAMPA FUCI
via della Conciliazione, 1
00193 – Roma
Tel. 331.17.77.861
www.fuci.net
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domenica 29 aprile 2012
GIUSEPPE TONIOLO
Oggi a Roma, nella basilica di San Paolo fuori Le Mura, si tiene la beatificazione di Giuseppe Toniolo (1845-1918): economista, professore universitario, padre di famiglia, laico di Azione Cattolica; portò una nuova visione nei rapporti tra impresa, finanza e bene comune.
mercoledì 25 aprile 2012
Intervento del Presidente Napolitano all’incontro con gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma
Saluto con vivo compiacimento tutte
le rappresentanze militari e civili a cominciare da quelle del Parlamento e del
governo, che hanno voluto concorrere oggi qui a dare significato e solennità alla celebrazione del 25 aprile. Si tratta di una
ricorrenza fondamentale nella storia dell'Italia unita, di quelle che più ne
hanno segnato il cammino sulla via dell'indipendenza, della dignità, della
libertà, della coesione nazionale. Sappiamo bene quel che la data del 25 aprile
più che mai simboleggia : la capacità di riscossa e di mobilitazione
di un popolo duramente provato dalla dittatura, dalla guerra e dalla fatale disfatta della fuorviante alleanza con la
Germania nazista ; la capacità di nobile reazione e di rapida ricostruzione
delle forze dello Stato che più rischiavano di uscire umiliate dal crollo
dell'8 settembre 1943, cioè le nostre Forze Armate, che avevano storicamente
legato la loro missione alla causa delle guerre per l'unità e l'indipendenza
della Nazione, fino a superare la durissima prova del primo conflitto mondiale.
Ed è per tutto ciò che abbiamo collocato al giusto posto nelle
celebrazioni del Centocinquantenario la ricorrenza della Liberazione, che fu
anche riunificazione di un'Italia divisa e lacerata dall'occupazione e
repressione nazista.
Nell'ascoltare
innanzitutto i vostri interventi, generale Buscemi, senatore Agostini, tornavo
a riflettere sull'importanza, che voglio ancora sottolineare, del fondersi in
uno stesso spirito di consapevolezza e di impegno unitario delle associazioni
d'Arma, combattentistiche e partigiane. Ogni separazione e
incomprensione è stata superata tra tutte le entità che hanno combattuto per
l'Italia compiendo il proprio dovere fino all'estremo sacrificio : formazioni
partigiane, unità delle vecchie e nuove Forze Armate, combattenti della Guerra di Liberazione
inquadrati nei reparti regolari delle Forze Armate, combattenti alleati,
militari e civili passati attraverso le prove della prigionia e dell'internamento.
E' importante che tutte queste, e ancora altre, realtà siano rappresentate nell'incontro di oggi.
Ma non solo in questi
anni si è pienamente compiuta la giusta valorizzazione, per non breve tempo
mancata, dell'apporto dei militari, in molteplici forme, alla Resistenza ; si è
più in generale posto in piena luce il volto unitario di quella grande
esperienza collettiva nazionale. Anche attraverso analisi e
riflessioni critiche, e rimuovendo reticenze se non occultamenti della verità, si sono messi a fuoco momenti negativi o
aspetti fuorvianti di un processo di altissimo valore ideale e
morale, ma anche complesso e non esente da ombre. E si è lavorato tenacemente per liberare l'immagine e il volto della
Resistenza dalle ferite di quel che fu anche guerra civile e dalle
stratificazioni di ostilità e di odio di cui ancora rimanevano tracce. Così, il
25 aprile è diventata la festa di tutto il popolo e la Nazione
italiana ; e
nessuna ricaduta in visioni ristrette e divisive del passato, dopo lo sforzo
paziente
compiuto per superarle, è oggi ammissibile. Ringrazio perciò in modo
particolare
di quel che fu anche guerra civile e dalle stratificazioni di
ostilità e di odio di cui ancora rimanevano tracce. Così, il 25 aprile è
diventata la festa di tutto il popolo e la Nazione
Armate è in effetti
essenziale nel mondo in cui viviamo. Quegli stessi valori di libertà,
giustizia, pace e cooperazione tra i popoli che ispirarono la Guerra
di Liberazione ormai 67 anni fa sono oggi alla base del significativo impegno
italiana ; e nessuna ricaduta in visioni
ristrette e divisive del passato, dopo lo sforzo
paziente compiuto per
superarle, è oggi ammissibile. Ringrazio perciò in modo particolare
i
rappresentanti in questa sala di tutte le parti politiche in seno alle istituzioni
nazionali, laziali e romane.
E' una grande forza della democrazia il promuovere
occasioni di unità tra tutte le forze
politiche e sociali che si riconoscono in
fondamentali valori comuni, quelli che si celebrano in una giornata come il 25
aprile, quelli che sono sanciti nella prima parte della Costituzione
repubblicana. Di occasioni di unità, di terreni di dialogo e di
responsabile collaborazione, il nostro paese ha assoluto bisogno per affrontare
con successo le gravi difficoltà finanziarie, economiche e sociali riconducibili a troppi ritardi e
carenze nello sciogliere nodi strutturali e istituzionali che ostacolano il
pieno dispiegamento delle straordinarie risorse ed energie su cui
l'Italia può far leva.
Le difficoltà
attuali del nostro paese, pur poste al centro di politiche rigorose avviate
in
questi mesi dal governo e dal Parlamento, richiedono anche una nostra seria
iniziativa al
livello dell'Unione Europea, perché in quella sede si operino
riequilibri e si adottino
indirizzi essenziali per promuovere crescita e
occupazione in tutta l'area dell'Euro. Ma non si attenui in noi la
consapevolezza dei nodi che ci tocca sciogliere : tra i quali certamente quello
del pesantissimo debito pubblico accumulatosi nei decenni e mai fatto oggetto
di una decisa, costante, sistematica azione di abbattimento, innanzitutto
attraverso la complessiva riduzione e insieme la razionale selezione e
riqualificazione della spesa pubblica.
E' un discorso che riguarda anche la
spesa per la Difesa : e non solo per acute necessità di
risparmio e oculatezza,
ma per poter disporre nel prossimo futuro di "uno strumento militare
operativamente efficace", come ha qui detto il ministro Di Paola. Egli
stesso, a nome del governo, ha di recente prospettato al Parlamento una linea
progettuale di profonda riorganizzazione delle Forze Armate, di profonda
revisione dello strumento militare. Se non tocca a me entrare nel merito di
questo progetto, lasciatemi dire che condizione essenziale per un
così arduo e complesso sforzo è l'adesione convinta, è l'apporto di volontà,
disponibilità e collaborazione di tutti gli appartenenti alla Difesa, in servizio e anche - per la loro
autorità morale e la loro esperienza -
attualmente in congedo.
Si operi quindi insieme, senza esitazioni e incertezze,
e anche disponendosi a scelte dolorose, per la realizzazione di questo
indispensabile progetto di revisione.
Poter contare su una sobria
razionalizzazione e su una rinnovata efficienza delle Forze
Poter contare su
una sobria razionalizzazione e su una rinnovata efficienza delle Forze
Armate
è in effetti essenziale nel mondo in cui viviamo. Quegli stessi valori di
libertà, giustizia, pace e cooperazione tra i popoli che ispirarono la Guerra di Liberazione ormai 67 anni fa sono
oggi alla base del significativo impegno dell'Italia per la sicurezza
internazionale e la stabilizzazione delle aree di crisi del XXI secolo, in seno
all'Unione Europea, nell'Alleanza Atlantica e nell'ambito delle Nazioni Unite.
E' un impegno che attualmente vede le nostre Forze Armate schierare migliaia di
uomini e mezzi in numerose missioni internazionali, in Afghanistan, in Libano,
nei Balcani, nell'Oceano Indiano : e il mio pensiero solidale va ai
nostri Marò, che ci auguriamo di
veder tornare presto liberi in Italia.
La dignità, il coraggio, la
professionalità con cui i militari italiani assolvono il proprio
compito in
tante diverse regioni del mondo, mettendo sovente a rischio la loro stessa
vita,
hanno costante riscontro nei ripetuti riconoscimenti che la Comunità
Internazionale tributa
loro, ma anche nelle concrete espressioni di
riconoscenza delle popolazioni interessate, della gente comune che, in quelle
aree, grazie all'impegno italiano, ritrova la fiducia e con essa la speranza di
poter condurre una vita serena e costruire un futuro migliore.
Domani sarò
all'Altare della Patria per inchinarmi alla memoria dei caduti nelle guerre di
Liberazione e di tutti i nostri caduti, e mi recherò quindi a Pesaro per
celebrare la Festa del 25 aprile in luoghi in cui combattenti per la libertà e
inermi civili pagarono prezzi elevati in termini di vite umane e di
affetti famigliari, aprendo la strada, con lo sfondamento della Linea Gotica, alla vittoriosa fase finale
della guerra in Italia. E ricorderò le nobili figure dei caduti che
oggi qui onoriamo. La ringrazio, ministro Cancellieri, per la ricostruzione dei
profili e delle vicende di quei servitori dello Stato e di quei semplici
cittadini e per il conferimento
delle medaglie alla loro memoria. Ringrazio gli oratori per il loro così motivato
intervento: possiamo ben identificarci tutti con quel patrimonio ideale,
morale, umano che è stato il più
alto e duraturo lascito della Resistenza.
Palazzo del Quirinale, 24/04/2012
giovedì 19 aprile 2012
SABATO 21 APRILE
La FUCI di Brescia parteciperà, sabato 21 aprile, all'incontro organizzato dall'UCID Brescia, UCID GIOVANI, ISFOR 2000 e ASSOCIAZIONE INDUSTRIALE BRESCIANA .
Tema dell'incontro sarà
"IL GRANDE PASSO: DA STUDENTI A PROFESSIONISTI IN UN MONDO CHE CAMBIA".
mercoledì 18 aprile 2012
INCONTRO 19 APRILE 2012 - AULA: SALA DELLA GLORIA - UNIVERSITà CATTOLICA DI BRESCIA - ORA: 16.00
Mons. Montini. Chiesa cattolica e scontri di civiltà nella prima metà del Novecento
Presentazione del volume di Fulvio De Giorgi
L’Incontro costituisce occasione
per presentare il volume di
Fulvio De Giorgi
per presentare il volume di
Fulvio De Giorgi
Mons. Montini.
Chiesa cattolica e scontri di civiltà nella prima metà del Novecento.
Chiesa cattolica e scontri di civiltà nella prima metà del Novecento.
Il Mulino, Bologna 2012
Saluto
- Luigi Morgano
Direttore della Sede di Brescia,
Università Cattolica del Sacro Cuore
Intervengono
- Don Angelo Maffeis
Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale, Milano - Luciano Pazzaglia
Università Cattolica del Sacro Cuore - Xenio Toscani
Università Cattolica del Sacro Cuore
In dialogo su
Mons. Montini. Chiesa cattolica e scontri di civiltà nella prima metà del Novecento
Sarà presente l’autore
Luogo: Via Trieste 17, Brescia
Promosso da: Archivio per la Storia dell’Educazione in Italia e Centro Pastorale
Referente informazioni: Servizio Formazione Permanente
Recapito telefonico: tel. 030.2406501-4
In collaborazione con:
la FUCI
lunedì 16 aprile 2012
Gruppo di Brescia
STATO
DEL GRUPPO 2012
(da Maggio
2011 ad Aprile 2012)
1. Generalità:
Gruppo di:
Brescia
Numero degli aderenti: 16
Numero delle persone non aderenti che
frequentano il gruppo: 1
Luogo e frequenza degli incontri del gruppo:
Oratorio Padri della Pace, Via Pace, 10 25100 Brescia
Incontri: 3 volte al mese, solitamente il mercoledi
dalle 21 alle 23, articolati su tre tematiche:
1.percorso culturale e politico (primo
mercoledi del mese)
2.incontro spirituale accompagnato dalla lettura
della Parola e dal commento di Padre Michele Pischedda (secondo mercoledi del
mese)
3.incontro goliardico: momento di
condivisione della cena e dell’amicizia (terzo mercoledi del mese)
2. Percorsi
Percorso culturale politico
Nell’ultima parte dello scorso anno abbiamo
affrontato il tema dell’energia e dell’ambiente in preparazione ai Referendum
di giugno 2011 cosi da essere informati prima di decidere se andare a votare e
che cosa votare;
durante l’anno accademico in corso abbiamo
articolato i nostri incontri culturali e politici (in media uno al
mese)affrontando 3 diverse tematiche:
1. l’impegno del
cattolico in politica come più alta forma di carità: la bellezza del servizio,
la responsabilità delle scelte; oltre ad accese discussioni tra noi fucini,
abbiamo organizzato incontri pubblici specifici per trattare la tematica con
esperti (vedi oltre) cosi da poter formare una coscienza aperta alla
possibilità della partecipazione civile e democratica per essere cittadini
informati e consapevoli della realtà del presente.
2. l’educazione alla
libertà umana e cristiana: ecco perché
la nostra partecipazione al Congresso nazionale di Scienza e Vita e il convegno
in Cattolica sullo studiare e sul crescere, quali straordinarie opportunità di
formazione del giovane studente universitario.
3. crisi economica e
crisi culturale: quali strumenti adottare per vincere la sfida della crescita
del giovane nel mercato del lavoro; da qui nasce la collaborazione fucina con
l’UCID e la Rassegna della Microeditoria-Radio24 perché se è vero che il vivere
l’università vuole essere momento di formazione e crescita per fornirci di
strumenti adatti per il domani, è anche vero che il nostro domani sarà il mondo
del lavoro e dunque è meglio affacciarci attrezzati e consapevoli.
Percorso teologico e spirituale
Abbiamo affrontato con l’aiuto di Padre
Michele Pischedda il tema della Provvidenza e dell’etica in riferimento alle
Sacre Scritture, leggendo, analizzando e commentando il testo.
Percorso università:
Incontro con le nuove matricole
dell’Università Cattolica per promuovere l’importanza della formazione e della
crescita personale come persone attente alla complessità del reale per vivere
gli anni universitari con consapevolezza, passione e voglia di sperimentarsi
non da soli ma accompagnati dal messaggio più rivoluzionario e importante di
sempre: Gesù Cristo è risorto nell’Amore e ha vinto la Morte.
3. Bibliografia
Rivista Ricerca, FUCI, Roma, 2011-2012
La Bibbia, LDC, Roma, 2011
Sito internet Fuci nazionale
Sito internet de L'Avvenire, La Voce del Popolo
4. Incontri pubblici
dove
|
tema
|
numero partecipanti
|
data
|
Oratorio
Padri della Pace, Brescia
|
energia
nucleare in preparazione ai referendum con il dott.Andrea Panteghini,
Ricercatore Confermato Facoltà di Ingegneria, Università degli Sudi di
Brescia
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20
|
maggio
2011
|
Oratorio
Padri della Pace, Brescia
|
immigrazione:
problema o risorsa? padre Michele Pischedda, Assistente Ecclesiastico
Generale FUCI, Roma
|
15
|
maggio
2011
|
Oratorio
Padri della Pace, Brescia
|
Incontro e dibattito sulla
crisi economica col prof. Gianfranco Rusconi, docente di Economia aziendale
presso l’Università degli Studi di Bergamo
|
12
|
ottobre
2011
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Università
Cattolica di Brescia
|
Organizzazione e incontro
con gli studenti nell’ambito dell’iniziativa “Benvenuto Matricole” Università
Cattolica del Sacro Cuore, Brescia.
|
30
|
settembre-
ottobre 2011
|
Roma
|
Preparazione e
partecipazione al convegno nazionale dell’Associazione “Scienza e Vita”
presieduta dal dott. Massimo Gandolfini a Roma con la partecipazione
straordinaria del Cardinale Angelo Bagnasco, presidente CEI Italiana e gli
Onorevoli Pierluigi Bersani, Pierferdinando Casini, Angelino Alfano in
rappresentanza dei partiti politici.
|
6
fucini
|
novembre
2011
|
Sala
della Gloria Università Cattolica, Brescia
|
Studiare e crescere: quali opportunità? Con
Prof. Luigi Croce, Università Cattolica del Sacro Cuore, Brescia; Prof.ssa
Maria Pia Pattoni, Università Cattolica del Sacro Cuore, Brescia, Padre
Michele Pischedda, Assistente Ecclesiastico Generale FUCI, Roma;
|
100
|
15 novembre 2011
|
Chiari,
Brescia
|
Partecipazione ed intervento
alla rassegna della Microeditoria con il dott. Sergio Nava, giornalista
Radio24 nell’ambito della rassegna sulla fuga dei talenti. L’intervento ha
insistito sul problema della disoccupazione giovanile a Brescia.
|
4
fucini
|
13
novembre 2011
|
Comunità Incontro,
Brescia
|
ritiro
di Avvento con la Cooperativa Cattolico Democratica di Cultura (CCDC) e la
pastora Anne Zell e padre Giulio Cittadini,
|
50
|
Dicembre 2011
|
Oratorio padri
della pace, Brescia
|
Cattolici
e impegno pubblico: la quotidianità del servizio politico come più alta forma
di carità; con Avv. Federcico Manzoni, consigliere comune Brescia, PD
|
20
|
Marzo 2012
|
Palazzo San Paolo,
Brescia
|
Turoldo
Educare
alla libertà umana e cristiana
|
50
|
Marzo 2012
|
ISFOR 2000, Brescia;
associazione industriale bresciana
|
Il grande passo: da
studenti a professionisti in un mondo che cambia; Associazione industriale
bresciana; UCID
|
In programma
|
21 Aprile 2012
|
5. Finanziamenti e promozione
Il gruppo possiede un conto corrente (bancario, postale,
postpay....) ? SI libretto postale
Il gruppo possiede un codice fiscale? NO
Avete
richiesto finanziamento dalla Diocesi? SÌ
(maggio 2011)
Se si, sono
stati erogati?
NO
Sono stati
richiesti finanziamenti all’Università? SÌ, in
Cattolica dove siamo riconosciuti (dicembre 2011)
Se si, sono
stati erogati?
NO
E gli enti
locali?
SI (dicembre 2011) ma nessuna donazione
Ricevete
donazioni? NO
Ricorrete all’autotassazione o altre
modalità di finanziamento? SÌ
Esiste un
tesoriere di gruppo?
SÌ
Avete limitato
l’attività del gruppo per carenza di fondi? SÌ
Collocate gli
avvisi del gruppo in Università o in Cappellania? SÌ
C’è un
giornale di gruppo?
SÌ “La Fionda”
C’è un
sito di gruppo? SÌ
pagina FUCI BRESCIA su Facebook
Ricerca
arriva regolarmente?
SÌ
Viene letto ed
utilizzato dal gruppo? SÌ
Il sito
nazionale è consultato ed utilizzato dal gruppo? SÌ
Come si
promuove il gruppo?
Volantinaggio in Università; Sito internet;
mail; Facebook; Conoscenze personali; passaparola in università; collaborazione
con locale Pastorale Universitaria: collaborazione locale con MEIC e AC;
interventi su stampa locale; Giornalino del gruppo; lettere a enti locali
(sindaco, consiglieri comunali, provveditore scolastico, rettore e presidi
facoltà)
6. Gli appuntamenti nazionali e le Commissioni Nazionali
Quanti
in media i partecipanti del gruppo agli appuntamenti nazionali? 1-2
Il gruppo
sostiene economicamente la partecipazione agli appuntamenti nazionali? SÌ
(Assemblee Regionali)
Vengono
ricercati fondi a tal fine? SÌ
Si conosce il lavoro svolto dalle
commissioni Università, Teologia, Formazione alla politica, e sono stati
analizzati i materiali prodotti? SÌ
7. Collaborazioni
Diocesi SÌ
Azione Cattolica SÌ
Meic SÌ
Università SÌ solo
Cattolica dove siamo riconosciuti come gruppo; in Statale lavoro autonomo
indipendente dall’autorità universitaria
Enti Locali SÌ
Libera NO
Forum dei giovani NO
Gruppi e associazioni studentesche SÌ
Se sì, quali? Carmelitani; gruppo Piergiorgio
Frassati Cattolica Brescia; CL
8. Com’è la salute
complessiva del gruppo?
Problematiche: partecipazione di tutti i
fucini alle iniziative locali (di gruppo)
e nazionali (della federazione); ricambio generazionale scarso;
Finanziamenti praticamente inesistenti;
Positività: passione e voglia di camminare
concretamente insieme; voglia di sperimentarsi e condividere con altri gruppi
universitari
Curate l'archivio di gruppo? SI
Conoscete la storia del vostro gruppo? SI
Curate i rapporti con gli ex fucini? SI
Vi è il problema del ricambio generazionale?
SÌ
Il gruppo ha una sede o un’aula in
università?
SÌ sede
provvisoria ospitata dai Padri della Pace, Oratorio; la stanza NON è a nostro
uso esclusivo
L’assistente di gruppo partecipa con costanza
agli incontri? NO per impegni di Presidenza nazionale
I membri del gruppo partecipano con assiduità
ad assemblee e incontri regionali? NO
Quali sono gli obiettivi e le prospettive del
gruppo per il prossimo anno?
1.Aumentare la partecipazione a incontri nazionali federativi;
2. ricercare risorse economiche
per attività gruppo;
3.continuare attiva collaborazione con MEIC e Pastorale Universitaria
Diocesana;
4. puntare su riconoscimento in Statale e mantenere proficua
collaborazione in Cattolica,
5. aumentare numero partecipanti al gruppo (anche se il numero di 16
federati di quest’anno non è mai stato raggiunto dal gruppo di Brescia dal
1990);
6. discutere e approvare lo statuto del gruppo;
Viene redatta annualmente una relazione sulle
attività svolte dal gruppo? SÌ (dai
presidenti di gruppo e depositata in università e disponibile sul sito internet)
Viene redatto un verbale degli incontri del
gruppo? SÌ (disponibile
sul sito internet)
Il gruppo si è dotato di un suo statuto
conforme allo Statuto Nazionale?
NO
I presidenti del gruppo hanno ricevuto la
nomina del Vescovo? NO
(siamo in attesa da ottobre 2011)
Avvertite l’esigenza di momenti formativi
destinati ai presidenti di gruppo? NO
Brescia, 15 aprile 2012
Gruppo FUCI Brescia
c/o Oratorio Padri Della Pace
Via Pace, 10
25100 Brescia
www.fucibrescia.blogspot.com;
pagina FACEBOOK: fuci brescia
Recapito:
c/o Elia Croce, presidente
Gruppo
Via Santa Giulia, 37
25030
Roncadelle (Brescia)
3281353383
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